CONSIGLIO DEI CITTADINI E DELLE CITTADINE DELLA VAL D’ULTIMO - DIALOGO CON LA POPOLAZIONE
Con questo progetto, Alperia intende contribuire alla transizione energetica e garantire la stabilità dell’approvvigionamento energetico in Alto Adige. In questo modo, l’azienda adempie agli impegni assunti nei confronti dei proprietari, la Provincia Autonoma di Alto Adige e i Comuni altoatesini, contribuendo alla neutralità climatica della regione entro il 2040.
La realizzazione di progetti di questo tipo ha un impatto significativo sulle regioni interessate e sulle loro comunità, in particolare durante la fase di costruzione. Da un lato, possono verificarsi disagi temporanei legati alle attività di cantiere; dall’altro, è possibile generare effetti positivi grazie a misure di compensazione adeguate, alla creazione di nuovi posti di lavoro e allo sviluppo di filiere di valore aggiunto a livello locale.
Per permettere alla popolazione di informarsi, confrontarsi, esprimere i propri interessi e valutare nuove prospettive, nell’autunno 2024 è stato avviato il Consiglio dei cittadini di Ulten, aperto a tutti. Questo si è concluso a febbraio 2025 con la presentazione della relazione finale. Subito dopo, il Comune di Ulten ha istituito il gruppo di lavoro “für-ulten” come ulteriore strumento di dialogo.
Il Consiglio dei cittadini, deciso dal Comune di Ulten e finanziato da Alperia, aveva lo scopo di consentire ai partecipanti e alla popolazione interessata di approfondire i contenuti del progetto della centrale di pompaggio e di rispondere alle domande aperte. Sono stati illustrati e discussi il contesto del progetto, lo svolgimento dei lavori, i vantaggi e gli svantaggi per la Val d’Ultimo, gli effetti ambientali, gli impatti durante la fase di costruzione e le possibili misure di compensazione.
I risultati della consultazione popolare di Ulten e del gruppo di lavoro “für-ulten” costituiscono una solida base decisionale per la popolazione e contengono raccomandazioni concrete per i rappresentanti comunali, la Giunta provinciale e il promotore del progetto, Alperia.
Questo dialogo aperto e trasparente rappresenta anche un segno di rispetto verso la Val d’Ultimo, che in passato ha già dato un contributo importante allo sviluppo energetico dell’Alto Adige. Le discussioni finora svoltesi in Val d’Ultimo dimostrano chiaramente quanto questo confronto sia fondamentale per tutti i cittadini interessati, l’amministrazione, la politica e il promotore del progetto.
DOMANDE E RISPOSTE SULL'IDEA DI PROGETTO DI UNA CENTRALE DI POMPAGGIO
Se la centrale di produzione di energia idroelettrica a pompaggio di Santa Valburga, in Val d'Ultimo verrà realizzata, nella valle saranno investiti complessivamente circa 700 milioni di euro. L’esperienza dimostra che circa il 30% del valore aggiunto rimane nella regione. Il funzionamento e la manutenzione della centrale garantiranno il mantenimento di posti di lavoro esistenti e ne creeranno di nuovi, ad esempio tramite commesse per le imprese locali.
Il calendario prevede l’avvio del processo di pianificazione e approvazione a seguito del dialogo con la popolazione.
Una volta completata la procedura autorizzativa, seguirà la fase di costruzione, stimata in circa 5 anni.
Dopo la messa in funzione, la centrale di pompaggio entrerà in esercizio commerciale.

Le centrali di pompaggio sono particolarmente adatte all’Alto Adige, grazie alla conformazione topografica prevalente e alla presenza di bacini idrici esistenti. Si tratta di una tecnologia consolidata per lo stoccaggio di energia su larga scala. Grazie alle dimensioni dei due bacini, la nuova centrale potrebbe immagazzinare grandi quantità di energia, ad esempio per assorbire temporaneamente l’eccesso di energia prodotta dagli impianti fotovoltaici ed eolici.
A differenza delle centrali di pompaggio, le batterie di grandi dimensioni offrono una capacità di accumulo molto più limitata, hanno una durata di vita significativamente inferiore, occupano spazio prezioso in superficie e richiedono materie prime non disponibili localmente in Alto Adige.
Tuttavia, gli accumulatori a batteria restano indispensabili per la transizione energetica, grazie alla loro elevata flessibilità, alla struttura modulare e ai tempi di realizzazione relativamente brevi.
Il ciclo annuale del lago artificiale Zoggler è principalmente influenzato dagli affluenti: il lago viene svuotato in inverno e riempito durante lo scioglimento della neve in primavera. Non sono previsti cambiamenti significativi rispetto a questo ciclo naturale.
Le fluttuazioni stagionali del livello dell’acqua rimarranno quindi sostanzialmente invariate anche dopo la realizzazione della centrale di pompaggio.
Tuttavia, a causa del funzionamento delle pompe in inverno, il livello minimo di esercizio dell’acqua aumenterebbe rispetto a oggi, mentre il livello massimo in estate rimarrebbe invariato.

Durante l’estate, il livello dell’acqua nel bacino artificiale Zoggler potrà variare di circa 10 centimetri all’ora a causa del funzionamento della centrale di pompaggio.
Il tracciato scelto si trova generalmente al di fuori delle aree di protezione delle acque potabili destinate all'approvvigionamento pubblico. Considerando la profondità prevista per la galleria, che sarà scavata nella roccia del sottosuolo, è estremamente probabile che il progetto non avrà alcun impatto negativo diretto sulle fonti utilizzate.
Una richiesta fondamentale del Consiglio dei cittadini (Relazione finale del 14.02.2025) è approfondire la situazione idrogeologica e fornire informazioni più precise sulle sorgenti interessate, in vista del referendum previsto. Per questo motivo si effettuerà un monitoraggio idrogeologico delle sorgenti, che permetterà ai geologi di valutare se i lavori di costruzione della galleria possano influenzare una sorgente durante la fase di cantiere. I risultati saranno pubblicati prima del referendum.
In sintesi, il monitoraggio offre i seguenti vantaggi:
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Creazione della base informativa richiesta per il referendum;
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Documentazione dello stato attuale delle sorgenti prima dell'inizio dei lavori (ad esempio portata, temperatura, qualità) come riferimento per eventuali effetti futuri;
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Definizione di piani di emergenza in caso di restrizioni nell’uso delle sorgenti;
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Misurazioni continue durante la costruzione per individuare tempestivamente eventuali cambiamenti, consentendo interventi rapidi (ad esempio attivazione dei piani di emergenza o modifiche al metodo di costruzione come l’impermeabilizzazione).
Sulla base delle indagini condotte finora e dei dati disponibili, è stato elaborato un primo modello geologico. Attualmente si può affermare che il tracciato scelto si trova al di fuori di sistemi di disturbo rilevanti, linee tettoniche e aree geologicamente instabili.
I lavori saranno effettuati principalmente in sotterraneo, con accesso in tre punti: in alto (Quaira), in basso (lago artificiale di Zoccolo) e al centro (camera degli impianti).
Si prevede la produzione di circa 500.000 m³ di materiale di scavo (circa un quinto di quello movimentato nel bacino artificiale di Resia nel 2023/2024). Secondo le prime valutazioni, il materiale è idoneo al riciclaggio e potrà essere riutilizzato sia nel cantiere stesso sia in altri progetti edilizi nella valle (ad esempio per miglioramenti infrastrutturali).
Il trasporto del materiale di scavo dai portali di accesso all’area di sistemazione sulla sponda occidentale del lago di Zoccolo avverrà prevalentemente tramite teleferica, che sarà smantellata al termine dei lavori.
Materiali da costruzione come cemento, acciaio e turbine, non reperibili in loco, saranno trasportati a valle tramite la strada provinciale.
Nel caso di costruzione della centrale di pompaggio non verranno apportate modifiche alle dighe. La stabilità delle dighe e delle sponde è costantemente monitorata dal personale operativo, da periti ed esperti esterni, nonché dall’autorità nazionale di vigilanza sulle dighe, dipendente dal Ministero delle Infrastrutture.
Il “Pacchetto Ultimo” è l’offerta di Alperia nel caso in cui l’idea progettuale venga realizzata, subordinatamente a un esito positivo del referendum. Nasce dalle discussioni e trattative del Consiglio dei cittadini e fa parte della relazione finale. Si basa su tre pilastri principali:
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I primi due riguardano progetti di rilevanza ambientale e di interesse pubblico, cofinanziati da Alperia con 14 milioni di euro;
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Il terzo pilastro, il pacchetto energetico, prevede energia elettrica gratuita per tutte le famiglie del Comune di Ultimo per i primi 1.500 kWh/anno, per tutta la durata della concessione. Inoltre, Alperia coprirà fino al 70% dei costi energetici puri del comprensorio sciistico Schwemmalm e garantirà uno sconto del 20% sui costi energetici puri per il comune e le aziende durante la fase di costruzione.
