Nell’ambito del progetto del FAI “Una via d’acqua che unisce i popoli. L’Adige e i suoi affluenti”, Alperia ha accolto i visitatori alla centrale idroelettrica di Marlengo per una visita guidata a metà tra tecnologia e arte.
Il personale specializzato di Alperia ha guidato i visitatori alla scoperta degli aspetti tecnici della centrale, mentre il FAI, nella veste del Presidente Regionale FAI Alto Adige, Carlo Trentini, ha condotto i visitatori alla scoperta degli elementi architettonici della centrale e degli affreschi che la abbelliscono, i cui soggetti simboleggiano metaforicamente l’energia dominata dall’uomo.
La centrale di Marlengo è una delle centrali più grandi dell’Alto Adige. In essa si producono 250 milioni di kWh di energia elettrica verde. La centrale idroelettrica ad acqua fluente prende l’acqua dalla centrale di Tell e la restituisce all’Adige. È stata completamente rinnovata tra il 2002 e il 2004.
Galileo Chini, artista fiorentino ed esponente dello stile Liberty fu incaricato durante i lavori di costruzione di abbellire la centrale. Oggi si possono ancora ammirare pezzi del pavimento originale, le luci e i dipinti. Colpiscono i dipinti posti in pendant l’uno davanti all’altro, l’uno rappresentante una inarrestabile mandria di cavalli al galoppo, allegoria della forza dell’acqua capace di azionare i motori e produrre energia e l’altro raffigurante un sole lucente che irradia la sua energia.
La giornata FAI Alto Adige è stata un’occasione per approfondire gli aspetti storici, la biodiversità del fiume Adige e l’importanza dell’acqua come risorsa per la vita e per la produzione di energia pulita, temi fondamentali per Alperia, che produce energia utilizzando le risorse idriche in modo efficiente e consapevole, al fine di raggiungere sempre il miglior equilibrio tra attività economiche e tutela dell’ambiente.